Cari amici del blog,
dopo i pronostici di Wrestlemania non avrei mai pensato di
tornare a scrivere così presto. Sulla questione avevo anche scherzato
nell’editoriale precedente. Avevo in testa di parlare di Mattia Destro, dando
una chiave di lettura un po’ diversa, oppure del colpo di scena di Wrestlemania
XXX con la fine della Streak dell’Undertaker. Come al solito quando hai
l’ispirazione e la voglia non c’è il tempo.
Ma ci sono occasioni nelle quali il tempo lo si DEVE
trovare. Un grande campione di wrestling se n’è andato. Ultimate Warrior non
c’è più. Dopo 18 anni era tornato in WWE, per salutare i suoi tifosi, per poi
andarsene per sempre.
La fredda cronaca dice che è collassato nel parcheggio dell’Arizona
Hotel ieri alle 18. Non mi interessano le cause del decesso e non mi interessa
entrarne nel merito. Del resto non cambierebbero la sostanza. Anche se durante
i discorsi in HoF ed a Raw l’ho visto piuttosto affaticato e le sue parole
possono sembrare un testamento o il semplice frutto di un oscuro presagio.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Da oggi siamo un
po’ più poveri. E’ venuto a mancare per i ragazzi della mia generazione
un’icona. Uno di quei wrestler conosciuti anche da chi non era un appassionato
di wrestling. Un personaggio che ha caratterizzato un periodo importante di
questo sport.
Per altri che non hanno vissuto questa era e si basano sulle
cronache degli ultimi tempi, si tratta di uno svitato,
uno sconsiderato, uno con seri problemi mentali. Almeno così è stato presentato
al grande pubblico dai suoi detrattori, cosa che Warrior ha ribadito nel suo
speech alla HoF.
Io non ho mai creduto a queste voci e l’ho sempre rimarcato.
Sicuramente Warrior non era un soldatino, ma un GUERRIERO ! E’ sempre stato uno
che ha detto ciò che pensava, con comportamenti a volte impopolari. In un’epoca
di burattini, lui, con questa qualità, guadagna la mia stima. Un uomo con le
sue idee, che non è mai sceso a compromessi.
Warrior tutto sommato è stato poco tempo nel mondo del wrestling
rispetto a chi ha calcato il ring per 20-30 anni. Ma tanto gli è bastato per
entrare nel cuore di tantissima gente e per lasciare un ricordo indelebile
nella mente di ogni appassionato.
Non starò a citare date o titoli che a volte non rendono
giustizia alla persona. Preferisco che siano le sue parole, il suo ultimo
saluto a parlare per lui. La trovo una cosa poetica.
"Nessun talento WWE diventa leggenda da solo. Il cuore
di ogni uomo un giorno batterà il suo ultimo battito, i suoi polmoni esaleranno
l’ultimo respiro. E se quello che l’uomo ha fatto nella sua vita, fa pulsare il
sangue nelle vene di altri uomini e gli fa credere profondamente in qualcosa di
più grande della vita stessa, allora la sua essenza, il suo spirito saranno
resi immortali dai narratori, dalla fedeltà, dalla memoria di coloro che lo
onorano e fanno vivere per sempre ciò che l’uomo ha fatto nella sua vita. Voi
siete quelli che hanno reso l’Ultimate Warrior leggenda. Nel backstage ho visto
molte potenziali leggende. Alcune di quelle con lo spirito guerriero. Voi
farete lo stesso con loro. Deciderete se hanno vissuto con passione e
intensità, tanto quanto serve per farvi raccontare le loro storie e farli
diventare leggende. Io sono Ultimate Warrior, voi siete i fans di Ultimate
Warrior. Lo spirito di Ultimate Warrior vivrà in eterno"
Paolo Lanati
(Twitter: @paololanati)
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