Nell'ultimo periodo mi è stato chiesto qualche volta... Anche questo è un indicativo che sto facendo un buon lavoro. Salvo non trovarmi al cospetto di un po' di gente con la mazza ferrata... Ovviamente scherzo o almeno spero...
Tornando a noi. Non mi dispiace l'idea di un incontro con i fan, soprattutto perchè non è una cosa imposta da me, ma richiesta da voi. E questo di sicuro fa piacere.
Arriviamo alla proposta. Siccome non so quanti potrebbero partecipare vi dico che ad agosto sarò a Rimini, chi è disponibile a fare due chiacchiere mi mandi pure una mail all'indirizzo paolo.lanati@fastwebnet.it . Vediamo quanti siamo e se è possibile fare qualche cosa di carino. Se non dovesse andare a buon fine causa il luogo, sempre se l'interesse dovesse essere confermato ci si può ritrovare a settembre a Milano.
Prima che qualcuno faccia la domanda: Perchè non trovarsi ad uno show di wrestling ? Vi rispondo subito io. Nessuno delle varie organizzazioni che operano in Italia me lo ha mai chiesto. Questo è un vero peccato perchè una press conference pre-show con qualche wrestler ed un paio di commentatori secondo me avrebbe avuto un discreto successo. Poi si sa che i commentatori di wrestling italiani per due lire vanno anche alle sagre di paese... Chissà che magari qualcuno non ci rifletta e metta in pratica quest'idea.
Se avete suggerimenti ovviamente fateli in replica a questa post o all'indirizzo e-mail sopraindicato.
Concludo scusandomi con chi mi ha richiesto interviste, ne ricordo almeno 3, ed ai quali non ho più risposto. Ho preso buona parte della vecchia posta, quindi, se volete, rimandatemi pure le domande, sarò ben lieto di rispondervi.
Saluti
Paolo
domenica 22 luglio 2007
mercoledì 11 luglio 2007
Buona notizia !
Finalmente la notizia buona è arrivata. Iniziano ad alimentarsi i palinsesti di settembre e ricompare come per magia la TNA su Eurosport. Questo per la precisione è quello che avverrà il 14 settembre alle 22.00, prima data del ciclo di nuove puntate che ci accompagneranno, salvo imprevisti, per la nuova stagione televisiva. Per ora c’è il buio per quanto riguarda la New Japan, anche se a giorni si dovrebbe sbloccare anche questa situazione.
Il ritorno della TNA mi rende particolarmente felice perché mi consente di non interrompere la mia carriera di commentatore iniziata nel lontano dicembre 2004. Da questo mi fa piacere fare un paio di considerazioni. Sotto un certo punto di vista mi sento investito di una maggiore responsabilità, dettata dalla sparizione del wrestling su Italia 1. E’ chiaro che con questo fatto tutti i commentatori delle TV satellitari, Sky, GXT e nel mio caso Eurosport saranno maggiormente nell’occhio del ciclone, senza il parafulmine che consisteva nelle opinabili capacità mostrate dal duo di Italia 1. Spero che s’impari a raccontare il wrestling in quella che è la sua vera essenza, senza trasformarlo in una cialtronata per bambini. L’esperimento Italia 1 si è concluso nel peggiore dei modi, che questo serva di lezione a chi ha il compito di divulgare il prodotto.
Chiudo con la seconda riflessione giornaliera. Sono contento di essere ancora nel ‘giro’, perché comunque commentare è un lavoro che mi piace fare e che mi da molte soddisfazioni. E poi anche per una sorta di giustizia. A differenza di altri non sono andato a leccare a destra e a sinistra per avere ‘mercato’. Ho atteso la mia occasione che, escluso Eurosport, non è arrivata. Siccome credo in quel che faccio e credo di farlo bene mi sono ormai convinto che ci sia grande superficialità nell’assegnare i posti in paradiso. Pace, mi tengo ben stretta Eurosport e continuerò a vivere nella speranza che qualcuno si accorga che ci sono anch’io. Di solito comportandosi bene ci si mette più tempo, ma alla fine all’obiettivo si arriva comunque… Speriamo…
Saluti
Paolo
Il ritorno della TNA mi rende particolarmente felice perché mi consente di non interrompere la mia carriera di commentatore iniziata nel lontano dicembre 2004. Da questo mi fa piacere fare un paio di considerazioni. Sotto un certo punto di vista mi sento investito di una maggiore responsabilità, dettata dalla sparizione del wrestling su Italia 1. E’ chiaro che con questo fatto tutti i commentatori delle TV satellitari, Sky, GXT e nel mio caso Eurosport saranno maggiormente nell’occhio del ciclone, senza il parafulmine che consisteva nelle opinabili capacità mostrate dal duo di Italia 1. Spero che s’impari a raccontare il wrestling in quella che è la sua vera essenza, senza trasformarlo in una cialtronata per bambini. L’esperimento Italia 1 si è concluso nel peggiore dei modi, che questo serva di lezione a chi ha il compito di divulgare il prodotto.
Chiudo con la seconda riflessione giornaliera. Sono contento di essere ancora nel ‘giro’, perché comunque commentare è un lavoro che mi piace fare e che mi da molte soddisfazioni. E poi anche per una sorta di giustizia. A differenza di altri non sono andato a leccare a destra e a sinistra per avere ‘mercato’. Ho atteso la mia occasione che, escluso Eurosport, non è arrivata. Siccome credo in quel che faccio e credo di farlo bene mi sono ormai convinto che ci sia grande superficialità nell’assegnare i posti in paradiso. Pace, mi tengo ben stretta Eurosport e continuerò a vivere nella speranza che qualcuno si accorga che ci sono anch’io. Di solito comportandosi bene ci si mette più tempo, ma alla fine all’obiettivo si arriva comunque… Speriamo…
Saluti
Paolo
giovedì 5 luglio 2007
Ancora Benoit, riposi in pace
Un saluto a tutti,
torno a scrivere in breve tempo sul blog per tornare a parlare del caso Benoit. Mi fa piacere che qualche utente del blog ed altri amici in forma privata, abbiano notato la profondità del mio discorso precedente. Io invece vorrei far risaltare la superficialità con la quale gli organi d’informazione hanno trattato la questione. Si è addirittura arrivati a leggere che Benoit ha ucciso il figlio con la Crippler Crossface. Ad un wrestler con la forza di Benoit basterebbero il pollice e l’indice per strangolare un bambino di 7 anni. Oppure la teoria dell’assicurazione. Benoit avrebbe intestato un’assicurazione sulla vita a vantaggio della prima moglie e dei due figli, questo secondo alcuni sarebbe stato il movente. Peccato che il suicidio non sia ovviamente contemplato nei casi di rimborso assicurativo. Che grandi cazzate sono state scritte ! Quanta gente è salita e poi è scesa in fretta dal carro dei vincitori ! Lo stesso direttore di Italia 1 si è detto indignato ed ha oscurato Smackdown! . Si è però scordato del successo che ha avuto questa trasmissione e forse non ha mai saputo che cose simili, come conferma anche un’inchiesta della Gazzetta di questi giorni, nel wrestling esistono da vent’anni. Basta andare a ricostruire il roster anni 80’ per scoprire che i più grandi nomi di quell’epoca ora stanno facendo una Royal Rumble nel regno dei cieli. Ora il caso di Benoit è stato più cruento ed ha avuto una cassa di risonanza più ampia. Perché non è stato dato lo stesso risalto per Bam Bam Bigelow, Bobby Duncum Jr. o Mike Awesome, per citare tre tra i più recenti del mega listone ?
Le risposte ci sono e sono semplici Benoit ha ucciso moglie e figlio e poi era sulla cresta dell’onda. Però non è corretto ‘costruire’ il mostro e buttarlo in prima pagina. L’unica colpa che imputo a Benoit in modo diretto è non aver lasciato un messaggio per spiegare il suo gesto a tutti coloro che gli hanno voluto bene. Forse con le vere ragioni non sarebbe andato incontro ad una seconda morte, questa volta mediatica.
torno a scrivere in breve tempo sul blog per tornare a parlare del caso Benoit. Mi fa piacere che qualche utente del blog ed altri amici in forma privata, abbiano notato la profondità del mio discorso precedente. Io invece vorrei far risaltare la superficialità con la quale gli organi d’informazione hanno trattato la questione. Si è addirittura arrivati a leggere che Benoit ha ucciso il figlio con la Crippler Crossface. Ad un wrestler con la forza di Benoit basterebbero il pollice e l’indice per strangolare un bambino di 7 anni. Oppure la teoria dell’assicurazione. Benoit avrebbe intestato un’assicurazione sulla vita a vantaggio della prima moglie e dei due figli, questo secondo alcuni sarebbe stato il movente. Peccato che il suicidio non sia ovviamente contemplato nei casi di rimborso assicurativo. Che grandi cazzate sono state scritte ! Quanta gente è salita e poi è scesa in fretta dal carro dei vincitori ! Lo stesso direttore di Italia 1 si è detto indignato ed ha oscurato Smackdown! . Si è però scordato del successo che ha avuto questa trasmissione e forse non ha mai saputo che cose simili, come conferma anche un’inchiesta della Gazzetta di questi giorni, nel wrestling esistono da vent’anni. Basta andare a ricostruire il roster anni 80’ per scoprire che i più grandi nomi di quell’epoca ora stanno facendo una Royal Rumble nel regno dei cieli. Ora il caso di Benoit è stato più cruento ed ha avuto una cassa di risonanza più ampia. Perché non è stato dato lo stesso risalto per Bam Bam Bigelow, Bobby Duncum Jr. o Mike Awesome, per citare tre tra i più recenti del mega listone ?
Le risposte ci sono e sono semplici Benoit ha ucciso moglie e figlio e poi era sulla cresta dell’onda. Però non è corretto ‘costruire’ il mostro e buttarlo in prima pagina. L’unica colpa che imputo a Benoit in modo diretto è non aver lasciato un messaggio per spiegare il suo gesto a tutti coloro che gli hanno voluto bene. Forse con le vere ragioni non sarebbe andato incontro ad una seconda morte, questa volta mediatica.
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